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I miei bisogni

Pensare alla successione con serenità.

Prendersi cura dei propri cari comporta anche affrontare temi difficili, come pensare alla propria successione. Il tempismo in questo caso è la chiave, valutando le alternative, comunicando i propri desideri ai membri della famiglia e apportando eventuali modifiche, laddove necessario. Quando si è imprenditori poi, l’importanza di questa tematica diventa ancora più cruciale.
Iniziamo a pensarci insieme rispondendo a queste 6 domande.

1. Quando devo prepararmi per la successione?

Il pensiero di pianificare la successione può essere faticoso, ma è un passo importante verso un futuro più tranquillo per lei e i suoi cari. Come spesso accade in queste circostanze, il difficile è iniziare. Ecco qualche consiglio su come affrontarlo al meglio:

50 anni - il momento giusto per pensarci. La successione è regolamentata principalmente dal diritto civile. Ciò significa che, in assenza di un testamento, interviene la legge sulla successione: a beneficiare dell’eredità sono, di norma, il coniuge e i parenti più stretti. In tutti quei casi in cui il proprio volere differisce da quanto è previsto dalla legge è importante stabilire con anticipo un piano di successione. Lo spegnimento delle 50 candeline può essere il segnale che è arrivato il momento di affrontare il tema. Inoltre, soprattutto nel contesto imprenditoriale pianificare in anticipo il momento della successione è fondamentale per evitare intoppi e preservare il patrimonio aziendale nei confronti delle generazioni future.

Pensare alle modalità. Una strada comune è quella di prevedere nel piano di successione anche delle donazioni. Non basta però che queste siano comunicate all’amico di turno, ma devono prima di tutto essere formalizzate con un atto scritto e rispettare le regole, per evitare controversie. Nel caso di donazioni, la legge svizzera stabilisce le cosiddette "quote di riserva" affinché una parte dell'eredità finisca agli eredi legali. 
 

2. Posso disporre la successione adesso?

La risposta alla domanda è sì; una pratica è quella delle donazioni in vita, particolarmente interessanti per semplificare ulteriormente il processo di successione e ridurre al minimo l’incertezza. Inoltre, il vantaggio per il beneficiario è particolarmente evidente, in quanto ha la possibilità di usufruire immediatamente dei beni ricevuti. Se si prevede inoltre un incremento del valore dei propri beni, una donazione in vita può essere un’ottima soluzione per ridurre le imposte che si sarebbe tenuti a pagare con l’eredità tradizionale.

3. Cosa succede alla mia ipoteca?

Prepararsi alla successione significa anche “sistemare” i propri impegni bancari in essere, come ad esempio la propria ipoteca. A tal proposito può valutare alcune opzioni. 

Subentro di un erede: Viene stabilito che l’erede assume direttamente l'ipoteca, continuando a pagare le rate come in precedenza. Nel caso vi fossero più eredi, si potrebbe considerare di suddividere l'ipoteca tra di loro, in modo che ognuno assuma una parte proporzionale del debito.

Cointestare l’ipoteca: al netto dell’approvazione da parte della banca, è possibile effettuare la contestazione dell’ipoteca. In questo modo potrà condividere la responsabilità dell’ipoteca ancor prima della successione vera e propria. 

Liberare l’immobile dal vincolo ipotecario: nel caso avesse la possibilità economica, una strada percorribile è quella di estinguere anticipatamente l’ipoteca. Attenzione però che questa soluzione potrebbe comportare alcuni costi associati all’operazione (ad esempio penali o spese di chiusura).

Assicurare l’ipoteca: attraverso la copertura assicurativa può essere certo che il suo debito sia saldato anche nel caso in cui non possa più continuare a pagare l’ipoteca. 

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Richiedere una consulenza: qualunque sia la strada che si intende percorrere, è certamente una buona idea farsi aiutare da un esperto.

4. Come posso lasciare in eredità la mia casa?

Vendere l’immobile: il ricavato entra nel patrimonio della famiglia, che viene successivamente diviso tra gli eredi.

Donare in vita l’immobile: l’erede riceve l’immobile dal proprietario mentre ancora in vita e gode subito dell’immobile. 

Lasciare in eredità l’immobile: viene pianificata la successione dell’immobile tramite testamento o disposizioni previste dalla legge.

Mantenere l’usufrutto: l’usufrutto garantisce la possibilità al proprietario di continuare ad abitare l’immobile e sostenere eventuali costi connessi all’ipoteca, anche dopo la donazione. Di solito, questa possibilità scaturisce quando si intende donare in vita l’immobile.

5. Quali imposte dovranno pagare i miei eredi?

Sia che si tratti di eredità o donazione, il Canton Ticino applica alcune imposte sul valore dell’operazione. Tuttavia, a seconda del grado di parentela si applicano aliquote differenti.

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6. E se la successione riguarda la mia impresa?

Una delle tematiche principali a cui pensare è che cosa succederà quando non si potrà più gestire la propria impresa o semplicemente non si avrà più voglia di farlo. Non sempre gli eredi hanno però il desiderio o l’intenzione di rilevare l’azienda di famiglia. Si ricordi di affrontare queste tematiche in famiglia con anticipo e di non dare nulla per scontato. 

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