Disposizioni riguardanti la “best execution”
Obiettivi
All’interno del quadro normativo previsto dalla LSerFi per la fornitura di servizi finanziari, l’obbligo di “best execution” o di miglior esecuzione, è una garanzia per gli investitori di beneficiare delle condizioni più favorevoli nelle loro transazioni finanziarie.
Modalità
Nell’ottica di ottenere il miglior risultato possibile nell’esecuzione della transazione, dovrebbero venir considerati diversi fattori quali: il prezzo, il costo, la rapidità, la liquidità del mercato, la probabilità di esecuzione e pagamento, dimensione e natura dell’ordine e qualsiasi altro fattore che possa essere rilevante per l’effettuazione dell’ordine.
Esiste, tuttavia, un’eccezione in quanto la “best execution” non si applica quando l’operazione viene eseguita dietro specifiche istruzioni fornite dal cliente.
Prassi di BancaStato
Borse ufficiali
La Banca non esegue direttamente gli ordini dei suoi clienti, ma lo fa attraverso sistemi automatizzati di trading (“order routing”) di banche di prima qualità. Queste banche, accuratamente selezionate, sono membri delle principali borse internazionali e si impegnano a garantire a BancaStato di rispettare le regole sulla “best execution”.
OTC Market
La Banca si avvale dei servizi dei principali broker svizzeri ed esteri riconosciuti per effettuare le transazioni fuori borsa, agendo conformemente alla sua politica di “best execution” definita nella sezione “Prassi” sopradescritta.
Politica in materia di conflitti d’interessi
Introduzione
La LSerFi richiede ai fornitori di servizi finanziari di adottare misure organizzative appropriate per evitare i conflitti di interesse che possono sorgere nella fornitura di servizi finanziari o per escludere svantaggi per i clienti che potrebbero derivare da tali conflitti. La presente esposizione illustra la politica elaborata da BancaStato per identificare e gestire potenziali conflitti di interessi (la “politica”).
Concetto
La politica in materia di conflitto d’interessi mira a:
- Identificare e riconoscere tutte le circostanze che possono dare origine a conflitti d’interessi che sorgono o possono sorgere in relazione ai servizi resi ai clienti della Banca, nel caso in cui tali conflitti siano potenzialmente dannosi per gli interessi del cliente.
- Implementare meccanismi e sistemi appropriati per evitare o gestire questi conflitti.
- Informare i clienti interessati, attraverso un mezzo di comunicazione durevole, della natura generale dei conflitti d’interessi o, se del caso, della fonte di tali conflitti, così come delle misure messe in atto per mitigare questi rischi, prima di agire a nome di tali clienti qualora i meccanismi di gestione dei conflitti non siano sufficienti a garantire che un potenziale o effettivo conflitto di interessi non influisca negativamente sugli interessi di un cliente.
- Assicurarsi che questi meccanismi e sistemi siano mantenuti per prevenire conseguenze negative per gli interessi dei clienti nel contesto dei conflitti identificati.
Campo di applicazione
La politica si applica alla fornitura di servizi finanziari, in particolare all’insieme delle attività facenti parte la gestione patrimoniale e la consulenza.
Identificazione dei conflitti d’interessi
È impossibile redigere una lista esaustiva di tutti i conflitti d’interessi che potrebbero sorgere nell’ambito delle nostre attività, tuttavia vi sono diverse categorie di conflitti identificabili:
- Conflitto cliente-banca: dei potenziali conflitti possono sorgere fra gli interessi del cliente da un lato, e gli interessi della Banca dall’altro. Questo genere di conflitti include anche quelle situazioni nelle quali potremmo essere ingiustamente avvantaggiati a spese del cliente.
- Conflitti cliente-collaboratore: potrebbero anche nascere dei conflitti fra gli interessi di un nostro collaboratore e quelli del cliente. In questo caso, gli interessi del collaboratore non sono compatibili con quelli del cliente.
- Conflitti clienti-clienti: vi potrebbero anche essere dei conflitti fra differenti clienti o fra differenti categorie di clienti. In questo caso, un cliente potrebbe beneficiare di un trattamento preferenziale che potrebbe ripercuotersi negativamente su un altro cliente.
Attività non esercitate dalla Banca e che potrebbero generare conflitti d’interesse
Vista la sua dimensione, la sua struttura e la sua politica d’affari, BancaStato evita un certo numero di potenziali conflitti d’interessi in quanto:
- Non è una banca d’investimento;
- Non si concentra sull’analisi di emissioni di nuovi titoli, obbligazioni e strumenti finanziari in genere;
- Non emette suoi prodotti, ma si affida a primarie banche autorizzate o a banche del Gruppo BancaStato;
- Non è coinvolta nella stima del valore nell’ambito di qualsiasi attività di acquisizione o fusione che coinvolge società quotate e non;
- Non agisce come manager o co-manager in offerte pubbliche di titoli sul mercato primario o secondario.
Di principio il personale della Banca attivo nella gestione patrimoniale non è autorizzato ad assumere posizioni di gestione in imprese nelle quali un cliente, o la Banca per conto suo, potrebbe effettuare un investimento. Se questo non fosse il caso, la Banca informerà debitamente il cliente prima di intraprendere qualsiasi azione per conto del cliente.
Metodi di gestione di conflitti d’interessi
I conflitti d’interessi assoggettati a questa Politica sono gestiti utilizzando uno dei metodi qui descritti o una combinazione di essi.
Disposizioni organizzative
- Barriere d’informazione: la Banca ha stabilito e applica misure organizzative interne per evitare conflitti d’interessi. Queste regole permettono di controllare, gestire e limitare a una quantità adeguata il flusso d’informazioni privilegiate tra le diverse aree di attività o all’interno di un settore o di un dipartimento specifico. Queste barriere informative sono conosciute come “chinese walls” e costituiscono uno strumento essenziale in materia di gestione dei conflitti d’interessi che possono comportare la separazione a livello di locali, personale, linee di reporting, registri e linee di segnalazione, dossier e sistemi informatici, così come procedure rigorose per il movimento di personale e il flusso di informazioni tra i differenti uffici o dipartimenti.
- Separazione delle funzioni e dei compiti: la Banca si impegna ad adottare le misure adeguate per garantire che due dipartimenti che potrebbero dare origine a conflitti d’interessi siano gestiti da persone diverse. Inoltre, la Banca prende provvedimenti per assicurarsi che un impiegato non svolga simultaneamente o successivamente diverse funzioni che potrebbero generare un conflitto d’interessi.
- Le informazioni di natura sensibile, in particolare quelle che possono influenzare i prezzi, sono trattate in maniera confidenziale e oggetto di monitoraggio.
- Infine, la Banca garantisce che le sue differenti attività siano esercitate in maniera indipendente e sotto il controllo di responsabili separati fra loro.
Disposizioni amministrative
Politiche e procedure: al fine di trattare, in ogni circostanza, tutti i suoi clienti in modo equo e agire nei loro migliori interessi, la Banca ha adottate delle direttive e procedure specifiche.
In concreto essa ha elaborato:
- Una direttiva sui conti del personale e le transazioni bancarie autorizzate per questi conti
- Una direttiva sulle regole di condotta/comportamento sul mercato
- Un codice di condotta
Altre misure
- Remunerazione: la Banca garantisce la totale indipendenza tra le decisioni e/o raccomandazioni d’investimento e la remunerazione dei manager.
- Retrocessioni: in linea di principio, i mandati di gestione patrimoniale coprono solo prodotti senza commissioni di distribuzioni. Se, in casi eccezionali, non sono disponibili tali prodotti per garantire una gestione ottimale del mandato, la Banca informa il cliente sulla possibilità di ricevere una commissione.
- Benefici: la Banca è organizzata in modo tale che i servizi forniti ai clienti non siano influenzati da alcuna forma di beneficio che può essere ricevuto o pagato alla Banca. Inoltre, i dipendenti devono rifiutare qualsiasi regalo, invito o altro vantaggio da parte di terzi, a meno che non abbiano ottenuto il consenso della direzione.
- Formazione del personale: la Banca forma tutti i suoi dipendenti a identificare e gestire i conflitti d’interesse. Li sensibilizza ai rischi legali, finanziari così come a quelli di reputazione in cui potrebbe incorrere la Banca se dovessero sorgere conflitti d’interesse che potrebbero danneggiare gli interessi della clientela.
- Informazione dei clienti: quando la Banca non può evitare il verificarsi di un conflitto che possa ledere gli interessi di un cliente, si impegna a informare attraverso un mezzo di comunicazione durevole, dei dettagli riguardo la natura e l’origine del conflitto, fornendo i dettagli sui rischi specifici associati a tale attività, prima di effettuare le operazioni soggette a conflitto, in modo che i clienti possano valutare la situazione e prendere una decisione informata.
- Tale comunicazione renderà chiaro che le disposizioni organizzative e amministrative adottate dalla Banca per prevenire o gestire tale conflitto non sono sufficienti per garantire, con ragionevole certezza, che il rischio di danno agli interessi del cliente verrà evitato. La comunicazione deve includere una descrizione specifica del conflitto d’interessi in relazione alla fornitura di servizi d’investimento e/o accessori, tenendo conto della natura del cliente a cui la comunicazione è indirizzata. La descrizione spiega la natura generale e le fonti del conflitto, nonché i rischi sostenuti dal cliente a causa del medesimo e le misure adottate per ridurre tali rischi, in modo sufficientemente dettagliato per consentire al cliente di prendere una decisione informata sull’investimento o sul servizio accessorio nel cui contesto sorge il conflitto.
- Possibilità di rifiutare una richiesta di servizio: se le misure generali e il metodo di comunicazione dei conflitti d’interesse non sono sufficienti a risolvere in maniera soddisfacente una specifica situazione di conflitto, la Banca può considerare di non effettuare transazioni per conto dei clienti interessati.
Revisione della politica in materia di conflitto d’interessi
La politica viene rivista quando è necessario, in particolare alla luce di sviluppi legislativi, di nuovi servizi e prodotti offerti dalla Banca o all’emergere di nuove fonti di conflitto d’interessi. La Banca informerà i suoi clienti pubblicando una versione aggiornata della politica sul suo sito web.