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I miei bisogni

Il suo futuro in pensione: pianificazione e sicurezza

Recita un antico proverbio: “Roma non è stata costruita in un giorno”. Allo stesso modo, creare le condizioni affinché la propria pensione sia serena e appagante richiede pianificazione e lungimiranza. Aspettare l’ultimo giorno di lavoro per affrontare il tema potrebbe infatti riservare qualche sgradita sorpresa.

Ecco le risposte ad alcune domande per fare un po’ di chiarezza e lasciare che la pensione sia un momento per dedicarsi agli hobby e passare più tempo con le persone care.

1. Quanto prima pianificare la pensione?

Presi dagli impegni quotidiani vediamo l’obiettivo pensione molto lontano. Eppure, gli anni volano e quando si arriva ad affrontare il tema può capitare di sentirsi dire “sarebbe stato meglio pianificare per tempo questo aspetto, tuttavia…”. La domanda chiave è dunque: quando iniziare a pensare alla pensione? Anche in questo ambito vale il detto “prima è meglio”. In alternativa, intorno ai 50 anni d’età potrebbe essere il momento giusto per una prima valutazione sulle proprie esigenze dopo il pensionamento e le rendite attese. Con l’avvicinarsi dei 60 è invece tempo di affrontare le questioni più pratiche definendo un vero e proprio piano finanziario.
Maggiori info sull’opuscolo della Confederazione "La previdenza per la vecchiaia svizzera".

2. Di quanto avrò bisogno in pensione?

In questo periodo di forte pressione per il sistema pensionistico, è normale chiedersi se la propria pensione sarà sufficiente. 
È possibile farsi un’idea della propria rendita AVS stimandola online attraverso il calcolatore gratuito ESCAL.

Per avviare invece un’analisi previdenziale più accurata è buona regola rivolgersi a un professionista

3. Posso colmare l’eventuale calo di reddito?

Per non dover affrontare un cambiamento del proprio stile di vita, spesso è necessario integrare le prestazioni del 1° e 2° pilastro. Per capire se si trova in questa situazione, può rapportare il suo reddito attuale con la pensione prevista. La discrepanza sarà tanto maggiore nei casi in cui:

  • Si è prelevato dal 2° pilastro per acquistare la casa di proprietà.
  • Si è percepito negli anni un cospicuo salario, superiore al massimale previsto dal 2° pilastro.
  • Non sono stati versati i contributi in alcuni anni, ad esempio, in seguito a un soggiorno prolungato all’estero.

Per colmare le lacune individuate può intervenire tramite riscatti volontari del 2° pilastro o investire preventivamente nel 3° pilastro.

Conto risparmio 3a: 
Un’opzione interessante per arrivare pronti al momento della pensione è una previdenza vincolata. In sostanza ogni anno può accantonare la cifra che desidera, fino al massimale stabilito dalla Confederazione. Il principale vantaggio? I versamenti sono deducibili, generando nell’immediato un risparmio fiscale non indifferente. 

Fondi Previdenziali: 
Il Conto Risparmio 3a può essere affiancato anche dai fondi previdenziali. Un'opzione di investimento che offre un approccio a lungo termine verso la gestione del capitale previdenziale, consentendo di beneficiare dei rendimenti dei mercati finanziari. Consultare un consulente finanziario può aiutare a determinare la giusta combinazione tra il tradizionale risparmio nel Conto Risparmio 3a e l'investimento nei fondi previdenziali, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi di risparmio e arrivare preparati al momento della pensione.

4. Posso modificare il momento della pensione?
  • Pensione anticipata
    Se decide di anticipare la fine dell’attività lavorativa è importante pianificare con cura la pensione e prevedere eventuali lacune di reddito. Infatti, anticipare il pensionamento comporta una rendita di importo minore. È possibile anticipare la pensione generalmente da 1 a 2 anni prima dell’età pensionistica. Si ricordi che ogni anno comporta una riduzione del 6.8% sulla rendita di vecchiaia;
  • Rinvio della pensione
    Può rinviare il momento del pensionamento da 1 a 5 anni (massimo fino a 70 anni). In questo caso, la sua rendita sarà tanto maggiore quanto più differito è il momento in cui deciderà di smettere di lavorare;
  • Pensione parziale
    Il più classico dei “compromessi svizzeri”. Si continua a lavorare a tempo parziale, percependo la pensione per la parte di lavoro che si è ridotta. 

Maggiori info
Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti
Prepararsi alla pensione

5. Quali sono gli oneri fiscali al momento del pensionamento?

Al momento fatidico del pensionamento tutti si trovano di fronte al dubbio amletico: rendita o capitale? La scelta è influenzata da moltissime variabili, strettamente collegate alla propria situazione personale e a come si programma di trascorrere la fase successiva della propria vita. Uno degli aspetti da considerare è senza dubbio quello fiscale. La rendita viene tassata ogni anno come reddito, mentre il capitale viene tassato separatamente, una volta al versamento, e con un’aliquota ridotta. Se si opta per il versamento del capitale, a seconda della propria cassa pensioni, è importante assicurarsi di presentare la richiesta per tempo; alle volte è necessario presentare la domanda anche alcuni anni prima.

Provi a simulare una riscossione del capitale direttamente qui.